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Agricoltura | 29 novembre 2019, 07:30

Gli allievi del “Virginio-Donadio” di Cuneo a indirizzo Agrario hanno visitato il Caseificio Fiandino di Villafalletto (FOTO)

L’iniziativa era inserita nell’ambito della decima edizione del PMI Day, in cui le piccole e medie aziende di Confindustria aprono le loro porte alle scuole. Dicono insegnanti e studenti: “Un’esperienza molto importante dal punto di vista formativo, durante la quale è stata illustrata la filiera corta: dalla stalla alla lavorazione del latte in burro e formaggi”

Gli allievi del "Virginio-Donadio" in visita al Caseificio Fiandino di Villafalletto

Gli allievi del "Virginio-Donadio" in visita al Caseificio Fiandino di Villafalletto

A novembre si è svolta la decima edizione del PMI Day: l’iniziativa organizzata, a livello nazionale, da Piccola Industria di Confindustria durante la quale le piccole e medie aziende hanno aperto le loro porte alle scuole. Raccontando ai giovani il lavoro, i traguardi raggiunti e gli obiettivi a venire. Con la consapevolezza che l’impegno messo in atto rappresenti anche un modo per costruire un futuro di sviluppo e di benessere collettivo.

Nella provincia “Granda” hanno aderito nove realtà imprenditoriali, appartenenti a diversi settori economici e unite dal desiderio di raccontarsi agli studenti. I ragazzi partecipanti sono stati complessivamente oltre quattrocento.

Tra questi gli allievi della classi 5ª A e 5ª C dell’Istituto Superiore “Virginio-Donadio” a indirizzo Agrario di Cuneo, che hanno visitato il Caseificio Fiandino di Villafalletto.

Nel corso della giornata è stata illustrata loro tutta la filiera del latte: a partire dall’attività produttiva nell’azienda agricola con le mucche di Razza Bruna Alpina fino alla lavorazione da cui ne escono burro e formaggi: questi ultimi freschi o stagionati. Gli studenti hanno potuto conoscere, fra le tante informazioni ottenute, il sistema unifeed della razione costante e omogenea di alimentazione delle vacche e la caseificazione con l’utilizzo di caglio vegetale.

Sul secondo aspetto, infatti, il Caseificio Fiandino ha creato, primo al mondo, il metodo Kinara nel quale si utilizzano i fiori del comune cardo selvatico che cresce spontaneo sulle nostre montagne. Un’alternativa, rara e ricercata, all’uso del tradizionale caglio di origine animale, in grado di contribuire in maniera determinante allo “zero lattosio” e di fornire al trasformato caratteristiche organolettiche morbide, profumate e gradevoli.

Ad accompagnare gli allievi del “Virginio-Donadio” sono stati i docenti Ornella Michelis, Roberto Fusta e Samuele Barbero. “Il poter vedere da vicino cosa avviene tutti i giorni nelle fasi produttive di una filiera corta - hanno detto - è sicuramente molto importante dal punto di vista formativo. I nostri allievi hanno constatato sul campo ciò che apprendono a livello teorico nelle lezioni in classe”.

Filiera corta è uno dei concetti chiave reso concreto da numerose imprese della trasformazione agroalimentare. “Da noi - ha affermato Marco Dalmasso, commerciale Italia del Caseificio Fiandino - la filiera è cortissima e fortemente legata al territorio”.  

L’ESPERIENZA  RACCONTATA DAGLI STUDENTI

Fabrizio Mattone (5ª A): “La visita al Caseificio Fiandino è stata davvero interessante e formativa. Il personale dell’azienda si è reso molto disponibile a rispondere in modo approfondito a tutte le nostre domande: dal lavoro in stalla al formaggio prodotto. Abbiamo potuto capire dal vivo quanto ci spiegano i professori a scuola”.

Chiara Raso (5ª C): “La visita è stata utile per comprendere meglio la gestione e il funzionamento dell’azienda agricola e le operazioni svolte nel Caseificio. Sono stati affrontati i vari aspetti della parte zootecnica: dalla fecondazione artificiale alla dose giornaliera di cibo per nutrire le mucche. Ma ha suscitato parecchio interesse anche la trasformazione del latte in formaggi e derivati”.          

Sergio Peirone

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