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Attualità | 19 novembre 2019, 11:01

Cena da Crippa raccoglie fondi per gli specializzandi di Verduno. Maria Franca Ferrero dona 100mila euro

Al ristorante Piazza Duomo la bella iniziativa della Fondazione Nuovo Ospedale: in 50 hanno pagato 1.000 euro a testa per finanziare borse destinate a giovani medici che sceglieranno di lavorare nella struttura di Langhe e Roero

Maria Franca Ferrero, con la nuora Luisa Strumia, Bartolomeo Salomone ed Ettore Bologna della Fondazione Ferrero, il governatore Cirio e l'assessore regionale Icardi, il direttore dell'Asl Massimo Veglio, il presidente e il direttore della Fondazione Nuovo Ospedale Bruno Ceretto e Luciano Scalise

Maria Franca Ferrero, con la nuora Luisa Strumia, Bartolomeo Salomone ed Ettore Bologna della Fondazione Ferrero, il governatore Cirio e l'assessore regionale Icardi, il direttore dell'Asl Massimo Veglio, il presidente e il direttore della Fondazione Nuovo Ospedale Bruno Ceretto e Luciano Scalise

Il presidente Bruno Ceretto ha offerto la location, l’esclusivo ristorante "Piazza Duomo". Lo chef tristellato Enrico Crippa ha sacrificato la sua giornata di riposo, così come tutto il suo staff, e messo a disposizione i due eccezionali esemplari di Tuber Magnatum Pico (750 grammi il peso complessivo) che appena il giorno prima aveva ricevuto in dono da Andrea Rossano della Tartufingros, insieme al premio "Tartufo dell’Anno" attribuitogli dalla Fiera Regionale del Tartufo di Vezza d’Alba. I vini invece li hanno donati quattro cantine – Giovanni Almondo di Montà, l’azienda agricola Matteo Correggia di Canale, Vietti di Castiglione Falletto e La Spinetta di Castagnole Lanze –, mentre la Ceretto Terroir Distribuzione ha offerto un Dom Px Toro Albalà Gines Liebana, un vino spagnolo nell’introvabile annata 1937, l’anno di nascita dello stesso Ceretto.
Il resto lo hanno fatto i cinquanta commensali che ieri sera, lunedì 19 novembre, hanno deciso di accogliere l’invito della Fondazione Nuovo Ospedale Alba Bra Onlus pagando ognuno 1.000 euro per una cena di raccolta fondi il cui ricavato servirà a finanziare borse di studio per giovani medici che decideranno di compiere il proprio percorso di specializzazione presso la struttura di Verduno.

Sono questi gli speciali ingredienti della nuova meritoria iniziativa portata a termine dalla onlus albese, ancora una volta capace di cogliere la capacità di "fare sistema" di un territorio – quello di Langhe e Roero – che si segnala come il primo in Piemonte ad aver raccolto l’appello arrivato dalla nuova Giunta regionale all’indomani del suo insediamento. "Per risolvere l’ormai cronico problema della mancanza di medici nei nostri ospedali occorre che anche i privati ci aiutino a finanziare un maggior numero di borse di specializzazione", avevano spiegato il governatore Alberto Cirio e l’assessore Luigi Icardi di fronte alle decine di sindaci di Langhe e Roero giunti nell’atrio dell’ospedale di Verduno per il sopralluogo che il governatore vi aveva compiuto nel luglio scorso. Detto fatto, la Fondazione albese e braidese ha voluto dare il buon esempio, organizzando una cena il cui limite – se così si può dire – si è alla fine rivelato il contenuto numero di posti a disposizione nelle esclusive sale del ristorante albese.

A compensarlo ampiamente ci ha però pensato Maria Franca Fissolo Ferrero che – presente alla cena insieme alla nuora Luisa Strumia, al direttore e al responsabile medico della fondazione collegata alla multinazionale dolciaria, Bartolomeo Salomone ed Ettore Bologna – ha dato una nuova dimostrazione della generosità che da sempre contraddistingue la famiglia industriale albese e in particolare la vedova del compianto cavalier Michele, facendo una gradita sorpresa agli organizzatori: la donazione alla causa di ulteriori 100mila euro, che si aggiungono peraltro ai 5 milioni di euro donati all’ospedale dalla famiglia poco più di un anno fa. Ad applaudire il generoso gesto una platea della quale hanno fatto parte gli stessi Cirio e Icardi, insieme agli ex presidenti della Fondazione Dario Rolfo ed Emilio Barbero, agli imprenditori Giuseppe Miroglio e Gianni Giordano, all'assessore albese Bruno Ferrero, al direttore generale dell'Asl Massimo Veglio, solo per citare alcuni tra i noti più noti.  

Tra loro ovviamente anche il presidente e il direttore della onlus, Bruno Ceretto e Luciano Scalise che, anche loro paganti, non nascondono la soddisfazione per la buona risposta che ancora una volta il territorio ha saputo dare a un’iniziativa i cui benefici sono rivolti a tutta la popolazione.
"E’ un nuovo tassello che aggiungiamo alle tante iniziative realizzate per assicurare un futuro di eccellenza al nuovo ospedale e in generale alla sanità di Langhe e Roero – spiegano all’indomani della riuscita serata –. Quella degli specializzandi è una problematica che interessa tutto il territorio nazionale. Con la cena di ieri abbiamo fatto un primo piccolo passo per aiutare la nostra Asl a risolverlo almeno parzialmente. Altri seguiranno con la prossima campagna del 5 per mille, che dedicheremo proprio alla ricerca di fondi capaci di attirare nel nostro nuovo ospedale giovani talenti della medicina, cui pagare il percorso di specializzazione dietro l’impegno a rimanere poi sul nostro territorio".

Ezio Massucco

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