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Attualità | 27 agosto 2019, 11:07

Nocciole, dalle "borse" di Cortemilia e Castagnole delle Lanze quotazioni comprese tra i 340 e i 360 euro al quintale

Dalle tradizionali fiere di fine agosto prime indicazioni di prezzo per un’annata in ritardo rispetto alle tradizionali tempistiche e ancora difficile da decifrare

Da 340 a 360 euro al quintale. Questa la prima quotazione uscita per la campagna di raccolta 2019 delle nocciole, le cui operazioni sono iniziate ormai da qualche giorno nelle campagne del Cuneese e dell’Astigiano, con la Valle Belbo e l’Alta Langa a fare la parte del leone in quanto a capacità produttiva e qualità della produzione.

Pressoché identiche le indicazioni arrivate in questo senso dalle due manifestazioni che tradizionalmente rappresentano la borsa di questa eccellenza agricola del territorio: la Fiera di Castagnole delle Lanze e la Sagra regionale di Cortemilia.

Ieri, lunedì 26 agosto, la manifestazione astigiana, giunta alla sua 160ª edizione, ha fatto segnare la partecipazione del vicepresidente regionale – ed ex sindaco della vicina Coazzolo – Fabio Carosso.
In occasione del dibattito che si è tenuto sul futuro del mercato di questo prodotto, il componente della Giunta guidata da Alberto Cirio ha sottolineato come il fatto che la Tonda Gentile venga coltivata principalmente da piccole aziende possa mettere queste ultime in posizione di svantaggio nel determinarne il prezzo finale sul mercato. Per questo Carosso, ex sindaco della vicina Coazzolo, ha manifestato l’intenzione della Regione di sostenere forme di collaborazione tra coltivatori, in modo che questi possano influire maggiormente sulle variabili che definiscono il costo di vendita. Al termine dell’incontro, il vicepresidente ha poi partecipato alle premiazioni dei due concorsi per la quantità e la qualità delle nocciole. Tra i premiati Silvano Giachino di Coazzolo, davanti ai produttori castagnolesi Gabriele Stroppiana e Franco Rivella.

Stessi prezzi quelli usciti dalla Sagra regionale di Cortemilia, che domenica si è chiusa con l’assegnazione del premio "Fautor Langae" e dei tradizionali riconoscimenti ai produttori.
Utili indicazioni sull’andamento qualitativo della stagione produttiva sono arrivate da Piergiorgio Mollea, amministratore delegato della Nocciole Marchisio, tra le principali aziende locali di trasformazione, che ha fatto il punto su un’annata che, in ragione dei rallentamenti nella maturazione dei frutti indotti da un clima primaverile particolarmente piovoso, sconta ritardi nell’ordine di 10-15 giorni rispetto alle usuali tempistiche. Il prodotto al momento è ancora poco, insomma, ed è presto per tirare le somme sul livello qualitativo dei raccolti. A complicare le cose, il ritorno della cimice asiatica, problema particolarmente sentito nel 2017 e che pareva almeno parzialmente rientrato lo scorso anno. Ma tra il giugno e il luglio scorsi l’insetto è tornato a diffondersi nei corileti langaroli, con effetti che andranno valutati con attenzione.

Sul fronte riconoscimenti la manifestazione cortemiliese ha fatto registrare la 1ª edizione del Premio Novi, che ha visto piazzarsi al primo posto Maria Antonietta Ghione di Santo Stefano Belbo, davanti a Mauro Birello di Perletto e Giuliano Marino, possessore di noccioleti a Santo Stefano Belbo. Il premio speciale "Una vita per la nocciola" è invece andato a Giovanni Aliberti, di Cortemilia, mentre il titolo di miglior produttore cortemiliese è stato assegnato a Giulio Lagorio.

Ezio Massucco

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