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Attualità | 16 aprile 2019, 21:03

Asti-Cuneo, per il MIT l'accordo è quasi completo: Sergio Chiamparino chiede che si portino "le carte al CIPE"

"La nota del Mit non aggiunge nulla a quanto il ministro Toninelli aveva già sostenuto in occasione del sopralluogo con il premier Conte sul cantiere fermo dell’Asti-Cuneo", ha sottolineato il presidente uscente della Regione Piemonte

Foto generica

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Per il MiT il perfezionamento dell'accordo per il completamento dell'autostrada Asti-Cuneo è alle battute finali: oggi (martedì 16 aprile) si è tenuta infatti la riunione tra il ministro Danilo Toninelli e il concessionario per la definizione degli ultimi ritocchi al Piano economico finanziario.

"La società ha confermato che sono partite e stanno andando avanti tutte le operazioni necessarie per l'effettiva ripresa dei lavori e che, dunque, la riapertura dei cantieri già ora è stata predisposta - si legge nella nota pubblicata dal ministero - . Nel giro di pochi giorni ci sarà un nuovo incontro in cui le parti auspicano di chiudere l'accordo da formalizzare nel primo Cipe utile, così da raggiungere il comune intento di aver sbloccato velocemente un'opera ferma da tempo. In virtù di questo, il piano per il completamento della Asti-Cuneo non necessita di alcuna autorizzazione preliminare da parte dell'Ue, bensì di una mera informativa da parte dell'Italia, già pronta e che verrà invitata alla Commissione europea in questi giorni". 

A rispondere nel merito ci ha pensato il presidente uscente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino: “La nota del Mit non aggiunge nulla a quanto il ministro Toninelli aveva già sostenuto in occasione del sopralluogo con il premier Conte sul cantiere fermo dell’Asti-Cuneo. Peccato che, con nota del 29 marzo, da Bruxelles DG crescita chiedeva ulteriori informazioni e venivano sollevate perplessità: “Qualora il valore di subentro risultasse eccessivamente elevato, esso rappresenterebbe di fatto un impedimento per altri potenziali operatori a partecipare alla gara per la rassegnazione della concessione alla sua scadenza; con conseguente violazione, dunque, della normativa europea sugli appalti”, si legge nella nota".

"A questo punto le parole stanno a zero - conclude Chiamparino - . Se non ci sono problemi, come direbbe San Tommaso, portino le carte al Cipe”.

 

comunicato stampa

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