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Agricoltura | 03 aprile 2019, 07:45

La Regione, attraverso il Psr, rende disponibili altri finanziamenti per l’agricoltura piemontese (FOTO)

Ma Coldiretti ritiene insufficienti le risorse dei bandi 2019 e chiede anche i fondi relativi all’indennità compensativa 2020 per le strutture di montagna. Confagricoltura si rammarica per il mancato scorrimento della graduatoria 2016 riguardante le domande di miglioramento aziendale presentate dai giovani. Cia spera che i pagamenti siano erogati, a differenza delle ultime tornate, con puntualità e tempestività

La raccolta della frutta (foto di repertorio)

La raccolta della frutta (foto di repertorio)

Dalla Regione arrivano altre risorse importanti per l’agricoltura piemontese. La Giunta Chiamparino, infatti, su proposta dell’assessore, Giorgio Ferrero, ha approvato alcune delibere che assegnano ulteriori finanziamenti al settore attraverso le misure previste dal Programma di Sviluppo Rurale (Psr) 2014-2020.

A partire dal bando 2017 “Pacchetto Giovani”, che è stato integrato con 15 milioni di euro. In questo modo otterranno il totale sostegno le richieste per investimenti di quanti, tra i 18 e i 41 anni di età, hanno attivato l’insediamento nelle aziende. Le risorse sono quelle non utilizzate negli anni precedenti per decadimenti, rinunce e ridimensionamenti delle domande presentate allora.

La Giunta regionale ha poi dato l’ok a un’analoga operazione di riutilizzo di denaro “parcheggiato” sul bando 2017 per la creazione e lo sviluppo di attività extra-agricole nelle strutture rurali. Con un importo di 2,9 milioni di euro che consentirà lo scorrimento della graduatoria di coloro che avevano chiesto i contributi necessari alla realizzazione di agriturismi, fattorie didattiche e alloggi per l’ospitalità di salariati agricoli stagionali.  

Ma altre buone notizie giungono dall’apertura di nuovi bandi 2019 legati sempre al Psr. Per quanto riguarda la misura “Premio per l’insediamento di giovani agricoltori” è stato assegnato un importo iniziale di 1 milione e 800 mila euro. E l’operazione “Miglioramento del rendimento globale e della sostenibilità delle aziende agricole” ha disponibili 5 milioni di euro, con l’obiettivo di aumentarne la consistenza economica in seguito.

“Attraverso i finanziamenti approvati - sottolinea l’assessore Ferrero - diamo continuità al Programma di Sviluppo Rurale per il 2019. Rispondendo così alle richieste di investimento presentate dai giovani agricoltori e sostenendo le aziende agricole che si impegnano in attività extra rurali come l’agriturismo. Inoltre, siamo la prima Regione in Italia a prevedere dei contributi per rendere abitabili le strutture destinate a ospitare i lavoratori stagionali del settore”.  

IL COMMENTO DI COLDIRETTI CUNEO

“Dopo mesi di intenso pressing della nostra Organizzazione, con l’obiettivo di favorire il ricambio generazionale e dare nuovo slancio al comparto, accogliamo l’apertura dei bandi 2019 per l’insediamento dei giovani agricoltori e per gli investimenti nelle aziende agricole come una buona notizia. Continueremo a lavorare a stretto contatto con la Regione per monitorare le domande di finanziamento delle nostre aziende che, prevediamo, saranno numerose. Le risorse messe a disposizione non potranno soddisfare tutte le richieste, ma abbiamo già segnalato allo stesso Ente la necessità di rimpinguare gli stanziamenti di spesa su questi capitoli del Psr. Positiva anche l’integrazione di risorse sul bando 2017 “Pacchetto giovani” per rispondere alle richieste di investimenti dei giovani agricoltori che si insediano in azienda”.

Però, avete a cuore anche un altro provvedimento? “Queste disposizioni, in linea con le richieste di Coldiretti, giungono dopo la buona notizia dell’accoglimento della nostra istanza, da parte della Regione, di incrementare le risorse per l’indennità compensativa nel 2019: contributi necessari a coprire il fabbisogno delle 8000 aziende agricole piemontesi di montagna. Tuttavia, manca ancora la certezza che per il 2020 ci siano i fondi utili al sostegno dell’agricoltura nelle Terre Alte. Rinnoviamo, dunque, l’appello alla Regione, perché dia un segnale altrettanto chiaro e forte”.

E sull’ospitalità dei lavoratori stagionali? “Le risorse regionali destinate alle strutture per l’ospitalità dei lavoratori stagionali, per quanto importanti, risultano fortemente insufficienti, vista la portata della questione dell’accoglienza dei braccianti stranieri e, soprattutto, la disponibilità delle imprese a investire per creare luoghi di accoglienza dei lavoratori presso le aziende”. 

IL PARERE DI CONFAGRICOLTURA CUNEO (a rispondere è il presidente di Confagricoltura Piemonte e Confagricoltura Cuneo, Enrico Allasia)

“Siamo sempre contenti quando si sostengono i giovani. Vogliamo però sottolineare che ci sono altre imprese, altrettanto giovani, che non hanno potuto fruire del pacchetto previsto nel bando 2017. Ci riferiamo a quei giovani che hanno presentato domanda per l’insediamento in agricoltura nel 2016 e che, per carenza di fondi, non hanno potuto ottenere i finanziamenti per la realizzazione dei miglioramenti aziendali. Ci sono molti casi in Piemonte: si tratta di giovani che hanno investito a loro rischio e a loro spese, molti dei quali indebitandosi in modo significativo. Questi giovani hanno altrettanto diritto a essere finanziati e a veder riconosciuti i loro sforzi. Siamo profondamente rammaricati, perché anche per loro si sarebbero dovute trovare le risorse, facendo scorrere  le graduatorie. Ciò non è avvenuto e, in qualche modo, occorrerà trovare rimedio. Confagricoltura continuerà ad adoperarsi per evitare che si creino discriminazioni, perché tutti i giovani che hanno voglia di investire in modo produttivo e che dedicano impegno e sacrificio ai loro progetti è giusto che vengano aiutati”.  

L’OPINIONE DI CIA-AGRICOLTORI ITALIANI (a rispondere è il direttore di Cia Cuneo, Igor Varrone)

“I finanziamenti in arrivo sono azioni utili e indispensabili per le aziende del territorio e la loro sostenibilità economica: specialmente per quelle avviate dai giovani che puntano sulla crescita e il rinnovamento. La speranza, però, è che i pagamenti siano erogati, a differenza delle ultime tornate, con puntualità e tempestività. Soprattutto per quanto riguarda gli insediamenti. Abbiamo assistito a crisi aziendali dovute a grandi investimenti di cui erano attesi i contributi previsti, ma il ritardo di questi ha portato le imprese in sofferenza di liquidità. Alcune aziende addirittura rinunciano, a prescindere, alle azioni di rinnovamento per i tempi lunghi e farraginosi che si verificano nel tempo per la presentazione e il disbrigo delle pratiche”.  

Sergio Peirone

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