L’avvocato Carlo Bo, rispetto ai suoi colleghi aspiranti sindaci, Annalisa Genta a Bra, Alessandra Piano a Saluzzo e Dario Tallone a Fossano, può essere considerato un veterano della politica.
Il candidato sindaco del centrodestra di Alba è consapevole che la conquista della Città delle torri non sarà comunque una passeggiata. Sa che deve recuperare il tempo perduto negli indugi (non suoi, ma della coalizione in special modo connessi al “caso Cirio”) e per questo parte lancia in resta.
“So quanto la sfida sia difficile, ma dobbiamo vincerla. Non solo – dice - per nostro legittimo orgoglio, ma perché ce lo chiedono i nostri concittadini. Alba subisce un immobilismo che dura da dieci anni. E di questi tempi – osserva – restare fermi vuol dire tornare indietro. Abbiamo perso il Tribunale, la Guardia di Finanza, l’ospedale è da terminare, così come l’autostrada. Il presidente della Regione Chiamparino ogni anno viene a dirci che è la volta buona, ma tutto resta bloccato. Anche dell’autostrada Marello se n’è ricordato soltanto in queste ultime settimane, in concomitanza con l’avvicinarsi della scadenza elettorale. Da tempo – aggiunge – stiamo sollecitando interventi sulla provinciale 7 ma non troviamo udienza. Abbiamo speso 21 milioni in viabilità, ma di benefici non se ne sono visti”.
Bo, durante la conferenza stampa di presentazione, chiama in causa anche il suo avversario di centrosinistra, Olindo Cervella. “Penso che agli albesi non piaccia sentir dire da Cervella che intende muoversi nel solco della continuità con la gestione di Maurizio Marello. Noi - afferma perentorio – saremo un’altra cosa. Stiamo ultimando un programma diametralmente opposto rispetto a quello dei nostri competitor e punteremo a lavorare soprattutto sulle grandi potenzialità inespresse del nostro territorio. Siamo convinti, ad esempio, che nel turismo e nell’enogastronomia ci siano ancora tante, troppe potenzialità che oggi sono rimaste inespresse”.
Bo, capogruppo uscente di Forza Italia, riceve il pieno appoggio del suo segretario provinciale, Maurizio Paoletti, il quale non si nasconde quanto sia difficile la partita. “Partiamo da un 4-0 e siamo gli sfidanti – dice Paoletti guardando al contesto cuneese - cioè coloro che devono recuperare questi anni di sostanziale non-amministrazione del territorio da parte del centrosinistra. Dovremmo – avverte – dedicare molta attenzione ai programmi e soprattutto o lavorare intensamente, dedicando particolare attenzione al mondo delle aziende, grandi e piccole, e a quello delle imprese, senza trascurare l’agricoltura, comparti oggi in forte sofferenza. Così come – conclude il segretario forzista – sarebbe un errore considerare le problematiche ambientali esclusiva prerogativa della sinistra”.
Tutte le sfide amministrative sono interessanti, ma Alba, capitale economica della Granda, assume particolare rilevanza sullo scacchiere regionale.