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Attualità | 25 febbraio 2019, 15:45

Dogliani: un successo l'incontro del Lions Club con Giancarlo Quaglia

Al centro dell'appuntamento l'utilizzo delle api come bioindicatori rispetto alla situazione di inquinamento e ambiente

La consegna del guidoncino al dr. Quaglia e dell’omaggio floreale alla signora Ivana

La consegna del guidoncino al dr. Quaglia e dell’omaggio floreale alla signora Ivana

Si è parlato di Ambiente, una delle cinque aree di intervento che sono state scelte nel corrente Anno Lionistico, dal Governatore del Distretto 108 Ia3, Ildebrando Angelo Gambarelli, nel meeting della settimana scorsa al Lions Club Carrù-Dogliani. E il tema è stato affrontato sotto il profilo del controllo delle condizioni dell’aria e dei terreni, utilizzando le api.

Ospite e relatore è stato il dr. Giancarlo Quaglia, chimico, direttore tecnico di laboratorio e responsabile scientifico del settore ricerche analitiche nell’azienda “Floramo Corporation” srl di Rocca de’ Baldi, che ha partecipato accompagnato dalla moglie, signora Ivana. All’incontro hanno presenziato anche gli officer distrettuali, Carla Blengio, Rossella Chiarena e Attilio Pecchenino, che ricopre l’incarico proprio dell’Ambiente.

«Una tematica che quanto mai interessa tutti noi, come consumatori - ha detto nel salutare l’ospite, il presidente del Lions Club Carrù-Dogliani, Raffaele Sasso - Il dr. Quaglia ben rappresenta il nostro territorio, nel seguito di quanti operano in loco e come scopriremo, hanno portato lontano il nome della nostra provincia. Il tema della serata verte sulla sua attività e su come svolga ricerche per la salvaguardia dell’ambiente e della produzione agro-alimentare».

Quindi l’intervento del dr. Quaglia, autore di diverse pubblicazioni scientifiche soprattutto nel settore dei pesticidi e nell’identificazione di residui metallici pesanti, in agricoltura, consulente dell’Unione Italiana Food con sede a Roma e sede operativa per gli Invasettatori di miele a Milano, aderente a Confindustria, che ha parlato su “Inquinamento e ambiente: l’utilizzo delle api come bioindicatori”.

L’azienda ha sede a Rocca de’ Baldi e ha uffici negli Stati Uniti, In Florida e prossimamente in Virginia, oltre che, in Francia, a Nizza.

«Le api - ha spiegato - sono un valido strumento per il biomonitoraggio, per dare indicazioni sulla presenza di metalli pesanti e pesticidi agricoli quali il glifosate. Nel corso del 2017, in alcuni orti urbani di Bologna, Milano e Potenza, e nel 2018 anche a Torino, sono stati collocati alcuni alveari che, dall’estate all’autunno, sono stati controllati tramite rilievi, prelievi e analisi di laboratorio per valutare lo stato di salute dell’ambiente circostante. Il conteggio delle api morte, necessario per rilevare eventuali mortalità anomale dovute ad avvelenamenti da pesticidi, è stato eseguito settimanalmente, mentre in due momenti dell’anno – estate e autunno – sono stati prelevati campioni di api “bottinatrici” e di miele “giovane” (non “maturo”, e quindi non destinato all’alimentazione) per effettuare analisi finalizzate ad individuare residui di pesticidi e metalli pesanti. Durante il periodo dell’indagine, il livello di mortalità delle api non ha mai superato la soglia critica e quindi non è stato necessario procedere all’analisi chimica delle api morte. Il glifosate è stato trovato in tracce, comunque basse, a Milano e Bologna. Tra i 10 metalli pesanti ricercati, i più riscontrati sono stati cromo, vanadio, nichel e ferro, seguiti da piombo, rame e zinco. In generale, il 38,15% dei risultati mostrava valori più bassi rispetto a quelli di riferimento; mentre il 35,19% mostrava valori superiori. Il 26,67% rimanente si è collocato a un livello intermedio. Le maggiori concentrazioni a Milano e Torino, rispetto a Bologna e Potenza».

Quindi ha concluso: «Il ruolo delle api per la biodiversità, è molte importante, tanto che molte aziende inseriscono nei loro parchi alveari per mantere la biodiversità e monitorare lo stato del loro ambiente. Fra queste sono la Ducati e Lamborghini in Italia, Porsche in Germania. E ora anche diverse aziende vitivinicole pongono alveari nei vigneti».

Il dr. Quaglia ha poi risposto a alle domande dei soci e si è intrattenuto a lungo per dare spiegazioni e consigli, nel caso dei vigneti, sul territorio di Langa. Al termine, la consegna del guidoniano e la chiusura della serata.

comunicato stampa

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