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Attualità | 14 febbraio 2019, 12:45

Segnale Rai, il Piemonte drizza le antenne, ma restano ancora grandi zone d'ombra: uno su 5 resta con la TV spenta

Il segnale Rai rimane un "mistero" per il 32% degli abitanti dell'Alta Langa. Percentuale che tocca il 41% nelle valli del Monviso e scende poi al - comunque non confortante - dato del Monregalese (16%) e del Cebano (13%)

Immagine di repertorio

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Sembra un tema vecchio e già sentito.

Ma quel che è certo è che continua a vedersi poco. Nel senso del segnale Rai, che nonostante i progressi tecnologici, il segnale digitale, le parabole e tutto il resto, ci sono ancora tanti piemontesi - troppi - che nel 2019 non vedono ancora le trasmissioni Rai.

Tra comuni montani e collinari, la percentuale di chi non riesce a vedere la TV è del 19%. Va lievemente meglio (13%) nei Comuni "parzialmente Montani".

Lo dice l'indagine del Corecom, che ormai dal 2013 tiene sotto controllo questo argomento.  E le prospettive non incoraggiano, visto che la tendenza vede le frequenze sempre più indirizzate all'uso di smartphone, piuttosto che alle trasmissioni televisive.

"Trovo incomprensibile che dopo tanti anni una questione così sia ancora sul tappeto - commenta Nino Boeti, presidente del Consiglio regionale - ed è ovvio che la gente si lamenti, visto che la televisione è strumento di informazione per i cittadini, ma anche una compagnia per le persone più anziane, che vivono in zone isolate.

Servono ipotesi e soluzioni. Visto che siamo nell'epoca che grazie a Facebook io posso parlare con mia zia in Australia".

"È uno delle facce di quel problema più ampio che impone di trovare uniformità tra territori metropolitani e aree più isolate, così come i trasporti o la sanità - dice Alberto Avetta, sindaco di Fossano Canavese e presidente Anci -. Ed è davvero Incomprensibile. Ci sono anche situazioni in cui si vede la Rai, ma magari il Tgr della Lombardia.

E verso chi ha investito la propria vita e i propri affetti in aree disagiate compie un ruolo sociale importante e abbiamo il dovere di avere una attenzione particolare nei loro confronti, abbiamo dei doveri in più".

Attualmente in Piemonte gli impianti di diffusione del segnale nazionale gestiti dalla Rai sono 28, cui se ne aggiungono altri 110 per il segnale regionale. Altri 159 sono gestiti da Comuni e Unione di Comuni. 

Alcune delle situazioni più gravi riguardano la valle di Lanzo (20%) e la Valsusa, dove il segnale Rai è un mistero per il 26% degli abitanti. Ma si sale addirittura al 32% tra i Comuni dell'alta Langa, al 41% tra i Comuni del Monviso, fino al clamoroso 58% della Valle Elvo. 

Numeri che fanno sembrare quasi dei privilegiati i Comuni dell'Ossola e il loro misero 2%. Non confortanti invece neanche le situazioni del Monregalese (16% senza segnale) e del Cebano (13%).

Massimiliano Sciullo (www.torinoggi.it)

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