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Attualità | 09 dicembre 2018, 10:00

Il magistrato antimafia Bernardo Petralia in visita alla cooperativa Erica di Alba

Il procuratore generale di Reggio Calabria, già al fianco di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e in corsa per guidare la Procura di Torino, ospite giovedì ad Alba

Il procuratore di Reggio Calabria Bernardo Petralia

Il procuratore di Reggio Calabria Bernardo Petralia

Bernardo Petralia, procuratore generale di Reggio Calabria e magistrato in prima linea nella lotta alla mafia al fianco di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e tra i possibili candidati della procura torinese, visiterà giovedì 13 dicembre la sede centrale della cooperativa albese Erica.

Ad accoglierlo saranno Roberto Cavallo, divulgatore scientifico e amministratore delegato, il direttore Emanuela Rosio e il presidente Luigi Bosio.

La società cooperativa si occupa dal 1996 di comunicazione ambientale ed è suddivisa in cinque aree indicate nell’acronimo: Educazione, Ricerca, Informazione, Comunicazione Ambientale. Ciascuna di queste si ispira ai valori che la contraddistinguono il modus operandi della società: squadra, passione, responsabilità e etica.

Il procuratore generale di Reggio Calabria parteciperà inoltre in quei giorni alla proiezione "Immondezza", del regista Mimmo Calopresti, e alla presentazione del libro “Emergenza Green Corruption”, di Antonio Pergolizzi.

Il primo è un docu-film che racconta “Keep Clean and Run”, un eco-trail unico al mondo ideato dal “rifiutologo” Roberto Cavallo, che è anche protagonista della pellicola. Si tratta di una corsa contro l’abbandono dei rifiuti dove emergono le storie di tanti personaggi, dalla Campania alla Sicilia, uniti dall’amore per le loro terre; l’impegno di amministratori e cittadini contro le eco-mafie. Il risultato è un documentario fatto di storie ed emozioni; di denuncia e di impegno, e anche di speranza per il futuro.

Il secondo è un libro che si pone come obiettivo quello di individuare le dinamiche e i "driver" che sostengono l'azione della "green corruption", gli ambienti e gli attori coinvolti e non le singole responsabilità penali, che spettano ai tribunali.

Redazione

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